Tappa N°80 (Tratto Lucano)
Terranova di Pollino –
San Lorenzo Bellizzi
Zona
Tratto Lucano
Difficoltà
E – Percorribile anche in MBT
Distanza
18,25 km
Tempo di percorrenza
7 ore
Partenza
Terranova di Pollino
Arrivo
San Lorenzo Bellizzi
Dislivello
↑ 618m ↓ 588m
Percorribile
Da maggio a dicembre
Fonti e sorgenti con waypoint
Sì
Attraversamenti fiumi e fiumare (waypoint)
Sì
Anche questa tappa del Cammino è una bellissima passeggiata che corre a cavallo di due versanti. Da una parte la Valle del Sarmento, più e meno dolce, con tante piccole abitazioni sparse tra campi arati e boschi di querce; dall’altra, appena giunti a Serra Scorsillo, appare un versante severo, di grandi montagne di roccia conficcate a forma di spicchio di arancia nel flisch della Grampollina. In lontananza come una fessura tagliata nella roccia appare la Gola del Torrente Raganello e, in fondo, il Golfo del Mare Ionio.
Terranova di Pollino. Serra Scorsillo e Timpone Salomone
Anche questa tappa del Cammino è una bellissima passeggiata che corre a cavallo di due versanti. Da una parte la Valle del Sarmento, più e meno dolce, con tante piccole abitazioni sparse tra campi arati e boschi di querce; dall’altra, appena giunti a Serra Scorsillo, appare un versante severo, di grandi montagne di roccia conficcate a forma di spicchio di arancia nel flisch della Grampollina. In lontananza come una fessura tagliata nella roccia appare la Gola del Torrente Raganello e, in fondo, il Golfo del Mare Ionio.
Terranova di Pollino. Serra Scorsillo e Timpone Salomone
Zona
Tratto Lucano
Difficoltà
E – Percorribile anche in MBT
Distanza
18,25 km
Tempo di percorrenza
7 ore
Partenza
Terranova di Pollino
Arrivo
San Lorenzo Bellizzi
Dislivello
↑ 618m ↓ 588m
Percorribile
Da maggio a dicembre
Fonti e sorgenti con waypoint
Sì
Attraversamenti fiumi e fiumare (waypoint)
Sì
San Lorenzo Bellizzi. Il campanile
Percorso
Partendo da piazza Generale Virgallita si gira a destra in via dei Mille e, proseguendo su via Pertini, si giunge su via Ines Zurlini. Si avanza sulla strada interpoderale, seguendo le indicazioni per San Lorenzo Bellizzi e, in breve si arriva al ponte sul torrente Sarmento. Si inizia la salita e si procede fino alla località conosciuta come “Casino Guaragna” (dove vi è una fontana con abbeveratoio). Si prosegue e, dopo aver superato l’enorme stalla, al bivio successivo si piega a sinistra in leggera discesa. Si supera il Canale della Garoccia e si continua per Destra delle Donne per poi confluire di nuovo sulla strada asfaltata. A questo punto non resta che raggiungere Piano di Rizzo e poi proseguire sulla stradina di crinale, lungo il confine regionale, per Serra Scorsillo. Un tratto veramente meraviglioso per il panorama, per i diversi paesaggi in contrasto fra di loro, per il nuovo orizzonte che si prospetta guardando vero Sud. In genere in questa zona ci sono molte mandrie di bovini al pascolo brado e qualche piccolo campo circondato da rimboschimenti di varie specie arboree. Inizia la discesa per tanti tornanti, nella prima parte tutti su terra battuta. Da alcuni di questi, per la prospettiva in cui si trovano, appare in tutta la sua magnificenza la valle del torrente Maddalena che confluisce nel Raganello: una sorte di fascia grigia che esce da una spaccatura nella roccia e avvolge a mo’ di nastro d’argento le timpe. Mentre, in primo piano sulla propria destra, i lisci della Timpa di San Lorenzo affondano nel flisch del Maddalena. Siamo al confine geologico di due unità: da un lato i calcari grigi delle timpe (lato destro) che si contrappongono alle ofioliti delle pendici del Timpone Salomone. A questo punto la stradina sterrata diventa asfaltata e attraversa la parte alta del canale di Malamorta per scendere precipitosamente ad intersecare la strada statale n. 92 dell’Appennino meridionale. Pochi metri più avanti e sotto strada si incontra la fontana di San Pietro: una splendida sorgente di faglia oligominerale. Si prosegue e in breve si arriva alla cappelletta del Crocefisso da dove, piegando a destra, si giunge a San Lorenzo Bellizzi nella piazzetta alle spalle del campanile.
Cenni storici
Terranova di Pollino, posto alla testata della valle del fiume Sarmento è stato fondato da Federico Pignatelli marchese di Cerchiara di Calabria e signore di Noia (l’attuale Noepoli), con il nome di Terranovella di Noia. L’abitato è posto alla base del monte Calvario, a poco più di 900 metri di quota e alla confluenza del Canale Balsamano nel Sarmento. La struttura urbanistica è una sorta di cintura che circonda, ad occidente, il monte e in esso trova riparo dalle correnti fredde che provengono da settentrione. Varie file di case corrono parallele lungo la fine della strada dell’Appennino meridionale n. 92, che si ferma in Piazza Virgallita dove si erge la chiesa parrocchiale “San Francesco di Paola”. Costruito alla fine del 1600, l’edificio ha il portale in legno di pino loricato, mentre al suo interno sono da ammirare la bella pala raffigurante la Madonna del Rosario, circondata da quindici pannelli con i misteri del Santo Rosario, e la pregevole statua di san Francesco da Paola. Spiccano alcuni palazzi di interesse storico come quelli delle famiglie Virgallita e Rusciani che, nel corso del tempo, hanno dato lustro alla comunità.
Serra Scorsillo. pecore e capre al pascolo
L’esistenza di San Lorenzo Bellizzi è legata a doppio filo con quella di Cerchiara di Calabria da dove, un principe illuminato, quale fu Fabrizio III Pignatelli, diede molte concessioni ai suoi sudditi, consentendo la fondazione di nuove comunità, come quelle di San Giorgio Lucano, San Giovanni – poi detta Terranova di Pollino, nel territorio del Principato di Noja – e, nel 1648, quella di San Lorenzo Bellizzi, nel territorio di Cerchiara. Il sistema feudale, rimasto vigente in tutto il Sud fino alla riforma napoleonica, vietava qualsiasi migrazione di contadini e uomini verso i paesi vicini, ma permetteva spostamenti all’interno del proprio latifondo, favorendo la nascita di altri casali dietro pagamento di tasse molto cospicue. L’ ampiezza dei possedimenti, la distanza dal capoluogo e le difficoltà nei collegamenti portò così alla nascita di nuovi borghi che, pian piano nel corso del tempo, si staccarono e si resero autonomi.
Già nel 1334 si accenna al casale di Bellizia, in quanto risulta, negli archivi della chiesa di San Pietro Apostolo di Cerchiara, la decima pagata dal casale di San Lorenzo Martire. Queste due comunità per lungo periodo parteciparono pienamente alle tante disavventure della Calabria. Una da ricordare è sicuramente quella legata alla rivolta contro il sistema fiscale di re Ferrante d’Aragona, nel 1459, insieme con i contadini dei vari casali di Cosenza, al grido di “Viva Ferrando! Mora li pagamenti!” (viva Ferrante ma basta pagamenti!). Come tutte le rivolte nate da reazioni spontanee e scarsamente organizzate, anche questa fu prontamente repressa nel sangue. Un altro momento importante si ha con le riforme di Napoleone: San Lorenzo Bellizzi diventa Università e acquista autonomia di competenza e di demanio con lo scioglimento di ogni promiscuità amministrativa e territoriale da Cerchiara. Per la verità di questi benefici la comunità non dovette averne se, per altri anni a seguire e quasi con cadenza periodica, si ebbero altre rivolte e sommosse popolari. Cambiò solamente il grido di rivolta: “In galera o le terre!”.
Considerando la particolare situazione idrogeologica del centro abitato, la mancanza di un acquedotto comunale, di una strada rotabile di collegamento sia con Cerchiara che con Terranova di Pollino, possiamo capire come la comunità sia stata per lungo tempo sotto pressione. Consapevole di queste difficoltà, il regime fascista provò a trasferire l’intera comunità, ma la popolazione si rifiutò temendo la distanza dalle località dei propri interessi economici, come le zone di pascolo. Furono anni di scontri con lo stato centrale per le rivolte nate dai decreti prefettizi che vietavano di “poter legnare” in località Santa Venere e che registrarono anche feriti e arresti.
Oggi San Lorenzo Bellizzi è un grazioso borgo costituito di piccole case, addossate fra di loro, con vicoli stretti, posti ad arco di circonferenza alle pendici di Serra di Paola, di fronte alle immense “timpe” di San Lorenzo, Cassano e Porace e sulla sponda destra orografica del torrente Raganello.
San Lorenzo Bellizzi. Vista dell’antico borgo alle pendici di Serra di Paola
Mappa e profilo altimetrico
Altre Informazioni
Guida di riferimento per la tappa:
Emanuele Pisarra – tel. +39 333 8732829 – mail: episarra@tiscali.it – web: www.acalandrostour.it
Dormire
[San Lorenzo Bellizzi]
Affittacamere – La stella del Pollino – tel. +39 338 0030 001, +39 3200 781563 – mail: lastelladelpollino@libero.it
B&B – Il Campanile – tel. +39 333 68 00214, +39 345 5134 073- mail: domenico.pesce1969@gmail.com
B&B – Crocifisso – tel. +39 338 3715 429 – mail: sasi.vincenzi@libero.it
B&B – La Mastrota – tel. +39 338 6956894, +39 320 41355758 – mail: lorenzo.mastrota@gmail.com
Mangiare
[San Lorenzo Bellizzi]
Bar Ristorante Pizzeria – Da Gianni – tel. +39 0981 993117, +39 338 6348 694 – mail: francesegiovanni86@gmail.com
Ristorante – Pino Loricato – tel. +39 0981 993151
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