Tappa N°77 (Tratto Lucano)
Viggianello –
Madonna del Pollino
Zona
Tratto Lucano
Difficoltà
E – Percorribile in MBT
Distanza
18,8 km
Tempo di percorrenza
6 ore
Partenza
Viggianello – Piazza Umberto I
Arrivo
Santuario di Madonna del Pollino
Dislivello
↑ 862m ↓ 162m
Percorribile
Tutto l’anno. Tranne il tratto che porta al Santuario di Madonna di Pollino, aperto da maggio a dicembre
Fonti e sorgenti con waypoint
No
Attraversamenti fiumi e fiumare (waypoint)
No
Tappa molto bella che offre ampie vedute e continui cambi di scenari. Nella prima parte il cammino si eleva allontanandosi dalla valle del Mercure ed entra in quella più piccola del Frido.
Nel procedere innumerevoli frazioni intermezzano i campi coltivati, le praterie e le piccole aree boschive che circondano i centri abitati. Pur percorrendo una provinciale il traffico è quasi inesistente e si cammina bene. Una volta arrivati a Colle Lacco, sopra le poche case della frazione di Torno di Viggianello, si apre un altro scenario dove prevalgono monti dalla natura rigogliosa. Un ventaglio aperto di montagne circonda la valle del Frido. Anche qui si incontrano piccole frazioncine con pochi abitanti sempre cordiali disponibili nello scambiare una chiacchera con i camminatori. Infine, la salita al Santuario è un po’ più impegnativa: si va per la stradina interpoderale e, dove è possibile, si utilizza l’antica mulattiera dei pellegrini.
San Severino lucano. Un tratto del “sentiero del pellegrino” mentre attraversa la frazione di Frido
Tappa molto bella che offre ampie vedute e continui cambi di scenari. Nella prima parte il cammino si eleva allontanandosi dalla valle del Mercure ed entra in quella più piccola del Frido.
Nel procedere innumerevoli frazioni intermezzano i campi coltivati, le praterie e le piccole aree boschive che circondano i centri abitati. Pur percorrendo una provinciale il traffico è quasi inesistente e si cammina bene. Una volta arrivati a Colle Lacco, sopra le poche case della frazione di Torno di Viggianello, si apre un altro scenario dove prevalgono monti dalla natura rigogliosa. Un ventaglio aperto di montagne circonda la valle del Frido. Anche qui si incontrano piccole frazioncine con pochi abitanti sempre cordiali disponibili nello scambiare una chiacchera con i camminatori. Infine, la salita al Santuario è un po’ più impegnativa: si va per la stradina interpoderale e, dove è possibile, si utilizza l’antica mulattiera dei pellegrini.
San Severino lucano. Un tratto del “sentiero del pellegrino” mentre attraversa la frazione di Frido
Zona
Tratto Lucano
Difficoltà
E – Percorribile in MBT
Distanza
18,8 km
Tempo di percorrenza
6 ore
Partenza
Viggianello – Piazza Umberto I
Arrivo
Santuario di Madonna del Pollino
Dislivello
↑ 862m ↓ 162m
Percorribile
Tutto l’anno. Tranne il tratto che porta al Santuario di Madonna di Pollino, aperto da maggio a dicembre
Fonti e sorgenti con waypoint
No
Attraversamenti fiumi e fiumare (waypoint)
No
Viggianello. Scalinata San Biase
Percorso
Partendo dalla piazza Umberto I di Viggianello, si sale sulla statale per imboccare la scalinata di via San Biase. Si passa davanti al Palazzo Caporale, luogo natio del medico Vincenzo (1878-1967), autore di ricerche sul cancro, botanico, profondo conoscitore degli effetti terapeutici delle piante, inventore della ‘Polvere della Pace’ – in seguito denominata ‘ablastina’ – capace di eludere le metastasi e le masse tumorale. Continuando a salire, si giunge su via Marconi e da qui si prosegue fino allo spiazzo davanti al castello dei principi Sanseverino di Bisignano. La forra che si vede di fronte è impressionante, profondamente incassata e molto boscata. Si continua e si scende su via Marconi fino alla piazzetta dove appare una piccola cappella (chiesa dell’Assunta), fatta costruire dai principi Sanseverino. Di pianta rettangolare con una facciata classica, al suo interno custodisce un affresco dell’Annunziata databile al Cinquecento. Proseguendo su via San Francesco si raggiunge la provinciale dove, imboccando il sentiero del Parco n. 912, pochi metri più avanti appaiono una serie di maestosi cerri. Si avanza fino a uscire di nuovo sulla provinciale. Da qui, piegando a sinistra, si prosegue sulla strada asfaltata tra tornanti e ampi scorci sia su Viggianello, dove fa mostra di sé in tutta la sua maestosità il Castello, sia su tutta la valle del Mercure con le tante altre frazioni del comune (ne conta ben ventidue!), fino alla frazioncina di Torno, posta alla testata del Fosso Trinità. Una volta giunti a Torno, si abbandona la provinciale per percorrere la stradina che si apre sulla destra subito dopo il bar. Quindi si prosegue sempre verso l’alto e, in pochi minuti di dura salita, si giunge in un tratto non alberato dove appare sulla sinistra la Serra Alberigo: un esempio da manuale di geomorfologia sulla struttura della nostra montagna. Da questo punto si è in breve al Colle Lacco da dove il paesaggio cambia: si lascia alle spalle la Valle del Mercure e si entra in quella del Frido. Meno abitazioni, molti più boschi, in lontananza il paese di San Severino Lucano. Si scende, proseguendo dritti verso il quadrivio e le varie frazioncine. Prima Varco, poi Mezzana. Infine, si arriva al Mulino Jannarelli che è custode di un’antica storia: secondo alcune fonti il capitano Gennaro Jannarelli, della Guardia Mobile, acquistò questa struttura, fatta costruire dai Sanseverino nel 1745, nella seconda metà dell’Ottocento, ampliandola e affiancandovi anche una segheria idraulica e una gualchiera. Con l’avvento delle nuove tecnologie l’impianto decadde. Dopo diversi anni di abbandono è stato ristrutturato e trasformato in luogo di ristorazione a quattro stelle. Pochi metri più avanti dell’ingresso al mulino, si prende la scalinata sulla destra che porta alla frazione di Frido e poi ad Albanete. Si tratta di parte della vecchia mulattiera usata dai pellegrini che si recavano al Santuario. Subito dopo il Palafrido il sentiero è invaso da rovi e fitta vegetazione per cui bisogna abbandonarlo in favore della stradina interpoderale che porta a Terranova. Si avanza su questa strada fino all’incrocio riconoscibile dalla fontana Impieso, dove bisogna piegare a destra, proseguire per entrare nella Gola di Jannace. Questa è una spettacolare forra molto interessante dal punto di vista naturalistico, piena com’è di abeti bianchi rigogliosi e svettanti verso l’alto. Dalla rotonda, proseguendo sempre sulla stradina asfaltata, in poco tempo si raggiunge il santuario di Madonna del Pollino.
Cenni storici
Viggianello è un comune della Basilicata, al confine con la vicina Calabria, fondato dai romani, forse come Castrum, sulla via Popilia e che oggi conta poco meno di tremila abitanti. Secondo la leggenda – raccontata da Maddalena Palazzo – una regina barbara di passaggio sulle sponde del Mercure, sostando per dissetarsi con l’acqua del fiume, perse l’anello nuziale. Ordinato ai suoi fedeli di setacciarne in ogni dove il fondo, quando uno di questi intravide l’anello tra le acque, esplose in un urlo incontenibile di gioia: “Vidi anello”. La regina poté così riprendere felice il cammino, non prima di aver dato il nome a quel luogo di “Vidianello”. Alcune fonti datano l’edificazione delle prime case con l’arrivo dei monaci basiliani intorno al nono secolo. Come tanti altri paesi del Meridione, il territorio viene abitato da Longobardi e Bizantini che cambiano il Castrum romano in luogo fortificato (Kastrion) da agricoltori. L’arrivo dei Normanni prima e degli Svevi dopo, cambia la struttura architettonica anche di questo paese. I primi costruiscono una roccaforte a forma quadrata che i secondi tramuteranno in maniero, dove lo stesso Imperatore Federico II dimorerà più volte. In seguito il feudo di Viggianello vive una fase relativamente tranquilla con i Sanseverino di Bisignano, almeno fino a quando i possedimenti passano ai Bozzuto, la più bramosa famiglia del lignaggio aragonese. Viggianello, come tutti i paesi della Valle, visse le vicissitudini dei vari accadimenti storici e solo con l’eversione della feudalità acquisì un certo benessere che però durò poco, poiché le tristi vicende del brigantaggio e della sua repressione misero sul lastrico l’intera comunità.
Mulino Iannarelli. Inizio del “Sentiero del pellegrino” verso il Santuario di Madonna di Pollino
Il Santuario di Madonna del Pollino si trova nella frazione di Mezzana del comune di San Severino Lucano in provincia di Potenza, a 1537 metri di altezza dal mare, su uno sperone roccioso. Il santuario in realtà è una piccola chiesa romanica a tre navate. Alle spalle della chiesa è annesso un edificio adibito a sacrestia; accanto vi è un fabbricato che funge da dormitorio per gli ospiti. Sul lato destro un’altra costruzione ha, al piano superiore, alcune camere per gli avventori e al piano sottostante un negozio di souvenir e un piccolo museo che custodisce ricordi di ex voto. Secondo la leggenda, la storia del santuario inizia tra il 1725 e il 1730 quando a un pastore, che portava il suo gregge al pascolo, apparve la Madonna. Alcuni giorni dopo due donne del paese si portarono nel luogo della visione per chiedere una grazia per un loro familiare molto malato e trovarono in una piccola grotta naturale la statua della Vergine. Di ritorno in paese, raccontarono del ritrovamento e, appena rientrate in casa, e con gioia notarono che il loro familiare perfettamente guarito. In segno di ringraziamento il marito di una delle donne fece costruire una cappella sul luogo del ritrovamento. Ancora oggi, in tre momenti dell’anno, si svolgono i festeggiamenti in ricordo di questo episodio. La prima domenica di giugno, i fedeli ascendono il Monte portando la statua della Madonna in una lunga processione di circa venti chilometri fino al santuario dove arrivano al tramonto. Lungo il tragitto i portatori, che si alternano nell’ambito compito, si fermano ogni tanto per ristorarsi e ballare e appoggiano la statua sui ‘pisuli’ posti lungo esso. La Madonna rimane nel santuario fino alla seconda domenica di settembre, quando con una processione in direzione opposta, riportano la Vergine nella Chiesa Madre di San Severino Lucano.
Ma il momento più bello e più intenso si svolge il primo fine settimana di luglio, quando la Madonna viene portata in processione verso i due punti posti alle estremità del Santuario: a Nord-Est verso la Valle e poi a Sud verso le montagne del Pollino. In quel fine settimana la montagna circostante al sacro edificio risuona di musica a ritmo di zampogne, organetti e tamburelli. La processione si chiude con la visita e una preghiera nella chiesa; quindi seguono ampi pranzi, si smonta l’accampamento e ci si dà appuntamento al prossimo anno. La felice posizione geografica del Santuario favorisce lo sguardo verso le alte vette del Pollino e, in lontananza, si intravedono anche le prime propaggini del Monte Sirino.
Santuario Madonna di Pollino
Mappa e profilo altimetrico
Altre Informazioni
Guide di riferimento per la tappa: Andrea Vacchiano – tel. +39 348 2745771 – mail a.vacchiano@hotmail.it
Giuseppe Cosenza – tel. +39 347 2631462 – mail: uida@viaggiarenelpollino.it – web: www.viarenelpollino.it
Pino Di Tomaso – tel. +39 349 8758417- mail: pinoditomaso@gmail.com – web: www.facebook.com/pino.tomaso
Iole Esposito – tel. +39 0973 661331; +39 388 6927934 – mail: iole.esposito24@gmail.com
Dormire
[San Severino Lucano]
Affittacamente Ristorante- La Torre Vecchia – tel.+39 0973 570174 mail: laruinaluciano@pec.it
Agriturismo – Crescente – tel. +39 347 2494805
Appartamenti – Villa Manca – tel. +39 347 3093684; 347 1870941 – mail: info@villamanca.it – web: www.villamanca.it
Hotel Ristorante – Mulino Iannarelli – tel. +39 0973 570205 – mail: info@mulinoiannarelli.com – web: iwww.mulinoiannarelli.com
Rifugio – Pino Loricato – tel. +39 349 1495760 –
mail: antoniosimo1989@libero.it –
web: www.facebook.com/rifugiopinoloricato
[Viggianello]
Appartamenti – Residenza delle Rose – tel. 0973 570164 – mail: residenzadellerose@tiscali.it – web: www.residenzadellerose.it
Mangiare
[San Severino Lucano]
Alloggio Parrocchia – Don Antonio Lo Gatto – tel. +39 333 8608293
Rifugio – Pino Loricato – tel. +39 349 1495760 –
mail: antoniosimo1989@libero.it –
web: www.facebook.com/rifugiopinoloricato
Ristorante Affittacamente – La Torre Vecchia – tel.+39 0973 570174 mail: laruinaluciano@pec.it
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