Tappa N°04
Montegiordano – Oriolo
Zona
Alto Jonio cosentino
Difficoltà
T – Percorribile anche in MTB
Distanza
15,8 km
Tempo di percorrenza
6- 7 ore
Partenza
Montegiordano – Municipio
Arrivo
Oriolo – Municipio
Dislivello
↑ 391 ↓ 435
Percorribile
Percorribile tutto l’anno
Fonti e sorgenti con waypoint
sì
Attraversamenti fiumi e fiumare (waypoint)
sì
Lungo questa tappa si percorreranno le vecchie piste e strade di campagna, accessibili anche in mountain bike e in groppa a un asino o a un cavallo: prima dell’apparizione delle macchine erano le vie dei viandanti, dei pastori e dei contadini che si spostavano di paese in paese, di masseria in masseria per le fiere, le feste e le ricorrenze religiose. Addentrarsi nella natura qui significa essere inondati da un’aria e una luce purissime e dall’azzurro sconfinato del cielo. Tra alberi ultra-centenari e profumi di fiori, costeggiando boschi e attraversando fiumare, con un po’ di buona sorte potrete trovarvi davanti gli animali che popolano il territorio: volpi, faine, tassi, donnole, ghiri e i simpatici istrici ‘punk’ con i loro lunghissimi aculei. Sollevando la sguardo, magari armati di macchina fotografica per un sano birdwatching, vedrete planare sopra di voi gheppi e poiane, oppure i più piccoli beccaccini, pernici, cardellini, gazze e ghiandaie.
Oriolo: panorama lungo il Cammino
Lungo questa tappa si percorreranno le vecchie piste e strade di campagna, accessibili anche in mountain bike e in groppa a un asino o a un cavallo: prima dell’apparizione delle macchine erano le vie dei viandanti, dei pastori e dei contadini che si spostavano di paese in paese, di masseria in masseria per le fiere, le feste e le ricorrenze religiose. Addentrarsi nella natura qui significa essere inondati da un’aria e una luce purissime e dall’azzurro sconfinato del cielo. Tra alberi ultra-centenari e profumi di fiori, costeggiando boschi e attraversando fiumare, con un po’ di buona sorte potrete trovarvi davanti gli animali che popolano il territorio: volpi, faine, tassi, donnole, ghiri e i simpatici istrici ‘punk’ con i loro lunghissimi aculei. Sollevando la sguardo, magari armati di macchina fotografica per un sano birdwatching, vedrete planare sopra di voi gheppi e poiane, oppure i più piccoli beccaccini, pernici, cardellini, gazze e ghiandaie.
Oriolo: panorama lungo il Cammino
Zona
Alto Jonio cosentino
Difficoltà
T – Percorribile anche in MTB
Distanza
15,8 km
Tempo di percorrenza
6- 7 ore
Partenza
Montegiordano – Municipio
Arrivo
Oriolo – Municipio
Dislivello
↑ 391 ↓ 435
Percorribile
Percorribile tutto l’anno
Fonti e sorgenti con waypoint
sì
Attraversamenti fiumi e fiumare (waypoint)
sì
Uliveti lungo il percorso
Percorso
Si parte da Montegiordano per giungere a Oriolo: panorami mozzafiato tra il mare a est e i monti a ovest, in un abbraccio naturale che riempirà di meraviglia i vostri occhi. Si sale incontrando pinete, la maestosa e caratteristica cersë (ovvero la quercia), fino al picco che riconoscerete dalla segnaletica del bivio Oriolo/Nocara: il rinomato incrocio “perdi cappello”, famoso per le folate di vento che lo attraversano regolarmente e fanno spiccare il volo a qualsiasi copricapo che non sia ben calcato sulla testa. Iniziamo così a scendere verso Oriolo: dall’alto ammirerete la particolare forma del paese che, con le luci della sera, ricorda da vicino uno scorpione. Una volta passato l’antico e stretto ponte sarete ufficialmente arrivati, con il maestoso castello-fortezza di epoca normanna ad aspettarvi scrutandovi dall’alto.
Cenni storici
Una volta arrivati nel centro storico di Montegiordano inizierete ad addentrarvi nei caratteristici vicoli del paese. Troverete facciate di case storiche, come la Casa Meo in via Quasimodo, Casa Formichella in via Pollino e Casa Manera in via San Francesco di Paola con il caratteristico pozzo a muro sotto la scala d’ingresso: i vicoli sono una vera macchina del tempo dove passato e presente sono uno a fianco all’altro. L’artista del luogo Franco Lateana negli anni ha creato una serie impressionante di murales seguendo vari stili, spaziando dalla spiritualità alla comicità e riproducendo veri e propri documenti storici che raccontano il passato della nostra comunità. Ecco una lettera e un tema dei primi del ‘900 con il loro italiano sgangherato, i ritratti di compaesani illustri, le dediche d’amore, i modi di dire dialettali e le storielle divertenti. Sulla piazza si affaccia la Chiesa Matrice di Sant’Antonio da Padova, dal caratteristico campanile a marcare il passare del tempo. Riprendete a girovagare e vi ritrovate in Viale Magna Grecia con la cappella di San Rocco che testimonia la semplicità della fede del posto con i suoi stucchi bianchi e la facciata a capanna. Salite un po’ ed ecco il Calvario, monumento a 5 croci costruito, probabilmente, nella prima metà dell’800 dopo una missione evangelizzatrice dei Padri Redentoristi. Vi consigliamo di assaggiare il tipico panino con la salsiccia (‘a savëzizzë, dolce o piccante, preferibilmente piccante) e la skapëcë (a base di melanzane), accompagnato da un bel bicchiere di vino locale.
Panorama con Oriolo
Oriolo nasce come fortezza difensiva dalle continue scorribande saracene lungo le coste ioniche. Il vecchio borgo, arroccato su un grosso sperone di arenaria, è difeso da una gola naturale solcata da un fiumiciattolo, affluente della Fiumara di Oriolo. In alto sorge la Chiesa Madre di San Giorgio Martire, sormontata dal Castello normanno. Lo storico Gabriele Barrio, nel suo “Antichità e luoghi della Calabria“, così descriveva il paese: “Quindi vi è la cittadella di Riolo, su una roccia, in posizione elevata; intorno ad essa sovrastano i monti… vi si produce un vino rinomato, ci cresce anche il cotone“. A partire dalla formazione della sua struttura urbanistica civile, Oriolo arricchì nei secoli il suo tessuto urbano con chiese e conventi. Fu costruito il Convento dei Minori francescani, dal quale vennero fuori ben sette frati provinciali fra cui Padre Bonaventura, morto in odore di Santità. In questo convento vi rimase a lungo la reliquia di San Francesco di Paola che Padre Dionigi Colomba portò dalla Francia come dono della Regina Caterina de Medici. Un ruolo importante, nella storia di Oriolo, è stato ricoperto per oltre tre secoli dai Pignone del Carretto: furono grandi e illuminati signori, a loro si deve l’edificazione di nuovi paesi nel circondario e nel tenimento di Oriolo. Fu così che nacque Alessandria del Carretto (in montagna) e tanti altri piccoli borghi sparsi per le marine.
Il Convento di Santa Maria degli Antropici, dedicato alla venerazione della Madonna con il Bambino, si trova a un miglio dal centro abitato di Nocara: costruito in epoche diverse, prende la forma attuale a partire dalla seconda metà del XVII secolo. Durante i recenti lavori di restauro è venuto alla luce un affresco che raffigura la Madonna del latte. Attualmente l’ex Convento viene utilizzato come luogo di ristoro e pernottamento.
Mappa e profilo altimetrico
Altre Informazioni
Guida di riferimento per la tappa: Emanuele Pisarra +39 333 8732829
[Oriolo]
Comune Oriolo – tel. +39 0981 930871 – sito web: www.comune.oriolo.cs.it – mail: info@comune.oriolo.cs.it
Altre Informazioni Oriolo – Borghi più belli d’Italia – tel. +39 0981 930871 – sito web: www.oriolo.eu/
Pro Loco Oriolo – tel. +39 388 9280077 – sito web: www.facebook.com/pages/category/Nonprofit-Organization/Pro-Loco-Di-Oriolo-1202057023154472/
Dormire
[Oriolo]
B&B – La Quercia – tel. +39 0981 930036 – n.b.: Dista circa 3 Km dal centro storico
Extra: non verificate
[Oriolo]
Agriturismo – Antico Casale – tel. +39 349 3723198
Agriturismo Cervinace – tel. +39 0981 930053 – tel. +39 347 9137756 n.b.: dista circa 2 Km dal centro storico
Mangiare
Extra: non verificate
[Oriolo]
Agriturismo – Antico Casale – tel. +39 349 3723198
Agriturismo Cervinace – tel. +39 0981 930053 – tel. +39 347 9137756 n.b.: dista circa 2 Km dal centro storico
Si ringrazia la Regione Calabria per il Contributo al progetto.
Aggiornato al 2021-12-20
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