Nocara – Oriolo

Una tappa sulle orme dei monaci che transitavano lungo le varie direttrici per raggiungere i propri conventi. Il cammino – che parte da Nocara e si snoda sullo spartiacque calabro-lucano approdando a Oriolo, uno de “I borghi più belli d’Italia” nato come fortezza difensiva dalle continue scorribande saracene lungo le coste ioniche – attrae gli appassionati di storia e archeologia che nei pressi di Nocara si imbatteranno nei siti archeologici di Presinace, Murge di Santa Caterina (dove sono emersi i resti di un monastero fortificato bizantino e dedicato, molto probabilmente, a Sant’Anania) e Armi di Sant’Angelo.

Panoramica di Oriolo

Zona

Alto Jonio cosentino

Difficoltà

E – Percorribile anche in MTB

Distanza

11 km

Tempo di percorrenza

3-4 ore

Partenza

Nocara (Ex Convento degli Antropici)

Arrivo

Oriolo

Dislivello

↑ 250m ↓ 350m

Percorribile

Percorribile tutto l’anno

Fonti e sorgenti con waypoint

L’unica fontana si trova alla partenza presso l’ex Convento degli Antropici

Attraversamenti fiumi e fiumare (waypoint)

No

Percorso

Cenni storici

Nocara è un piccolo paesino della Calabria interna protagonista di diverse tradizioni e leggende: luogo di nascita di Ponzio Pilato; punto di approdo di Epeo, costruttore del cavallo di Troia, che reduce dalla guerra si fermò qui e fondò la città di Lagaria; infine, il sottostante Piano della Noce potrebbe essere il sito in cui si trovava la grotta del ciclope Polifemo. Secondo alcuni studi, nell’attuale comune di Nocara si troverebbe ubicata l’antica Lagaria che, si narra, prese il nome dal pastore Lagaride che pasceva il gregge sul monte sul quale fu edificata la città, oppure dai lagaroi (“esausti”), gli eroi greci stanchi del lungo viaggio. Nocara vanta antiche origini: forse già in epoca protostorica esisteva un insediamento su questo colle. Da qui hanno origine i siti archeologici di Presinace, Murge di Santa Caterina, Armi di Sant’Angelo (solo per citarne alcuni) che ragionevolmente possono aver svolto un ruolo di controllo sull’intera Valle del Torrente Canna fino al Mar Ionio e sui bacini del Torrente Ragone e Sarmento, affluenti del fiume Sinni. Nel palazzo municipale ha sede il Museo Epeo (dal nome dal mitico eroe omerico): si tratta di una raccolta di sculture, quadri e opere contemporanee provenienti da molti paesi, tra cui l’Argentina; una sezione in particolare è dedicata a Tommaso Di Taranto, pittore italo-argentino nativo di Montescaglioso, emigrato in Sud America dove divenne un artista di grande fama.
Il Convento di Santa Maria degli Antropici, dedicato alla venerazione della Madonna con il Bambino, si trova a un miglio dal centro abitato di Nocara: costruito in epoche diverse, prende la forma attuale a partire dalla seconda metà del XVII secolo. Durante i recenti lavori di restauro è venuto alla luce un affresco che raffigura la Madonna del latte. Attualmente l’ex Convento viene utilizzato come luogo di ristoro e pernottamento.

Oriolo nasce come fortezza difensiva dalle continue scorribande saracene lungo le coste ioniche. Il vecchio borgo, arroccato su un grosso sperone di arenaria, è difeso da una gola naturale solcata da un fiumiciattolo, affluente della Fiumara di Oriolo. In alto sorge la Chiesa Madre di San Giorgio Martire, sormontata dal Castello normanno. Lo storico Gabriele Barrio, nel suo “Antichità e luoghi della Calabria”, così descriveva il paese: “Quindi vi è la cittadella di Riolo, su una roccia, in posizione elevata; intorno ad essa sovrastano i monti… vi si produce un vino rinomato, ci cresce anche il cotone”. A partire dalla formazione della sua struttura urbanistica civile, Oriolo arricchì nei secoli il suo tessuto urbano con chiese e conventi. Fu costruito il Convento dei Minori francescani, dal quale vennero fuori ben sette frati provinciali fra cui Padre Bonaventura, morto in odore di Santità. In questo convento rimase a lungo la reliquia di San Francesco di Paola che Padre Dionigi Colomba portò dalla Francia come dono della Regina Caterina de Medici. Un ruolo importante, nella storia di Oriolo, è stato ricoperto per oltre tre secoli dai Pignone del Carretto: furono grandi e illuminati signori, a loro si deve l’edificazione di nuovi paesi nel circondario e nel tenimento di Oriolo. Fu così che nacque Alessandria del Carretto (in montagna) e tanti altri piccoli borghi sparsi per le marine.

Mappa e profilo altimetrico

Altre Informazioni

Guida di riferimento per la tappa: Emanuele Pisarra +39 333 8732829

[Oriolo]

Pro Loco Oriolo – tel. +39 388 9280077 – sito web: www.facebook.com/pages/category/Nonprofit-Organization/Pro-Loco-Di-Oriolo-1202057023154472/
Comune Oriolo – tel. +39 0981 930871 – sito web: www.comune.oriolo.cs.it – mail: info@comune.oriolo.cs.it

Mangiare

Extra: non verificate

[Oriolo]

Agriturismo – Antico Casale – tel. +39 349 3723198

Agriturismo Cervinace – tel. +39 0981 930053 – tel. +39 347 9137756 n.b.: dista circa 2 Km dal centro storico

Aggiornato al 2021-12-20