Abbiamo attraversato la dorsale ionica dell’Appennino calabro – con il proposito di impegnarci ad allargare la rete sentieristica anche al versante tirrenico – e ammirato le eccezionali soluzioni nate dall’incontro tra la cultura dell’Oriente bizantino e quella dell’Occidente latino: il risultato è un cammino di fede che si nutre di arte e biodiversità, che ci ha poi accompagnati verso le irrinunciabili rotte solcate da enotri, brettii, greci, romani e normanni. Un mosaico di bellezza che vuole soddisfare il bisogno innato dell’uomo di avere un rapporto equilibrato con la natura, rendendo possibile anche la scoperta di una terra molto antica e di indubbio valore storico, ambientale e turistico.

Attraverso la creazione di una rete culturale e naturalistica, auspichiamo di coinvolgere tanti “camminatori” nella valorizzazione, salvaguardia e fruizione ecosostenibile dei nostri paesaggi, centri storici, luoghi di culto e vestigia archeologiche, attraendo anche ospiti provenienti dal resto dell’Italia e del mondo, avvicinandoli al racconto della storia di tante comunità in cui sopravvivono antiche tradizioni – interessantissime quelle arbëreshë e grecaniche – e di innumerevoli personaggi di valore che hanno respirato l’aria pura delle nostre montagne.

Crediamo nella forza del patrimonio millenario che, svelandosi in tutta la sua ecletticità, potrà avviare un processo di sviluppo economico e socio-culturale nell’intera regione e generare nuove opportunità di lavoro in settori “verdi” e “culturali”, nel pieno rispetto degli obbiettivi di sostenibilità dell’agenda ONU 2020/2030: SDGs, Sustainable Development Goals.

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