

Tappa N°69
Bagaladi – Pentedattilo
Zona
Aspromonte meridionale – Area Greca
Difficoltà
E Percorribile anche in MTB
Distanza
17 km
Tempo di percorrenza
6-9 ore
Partenza
Bagaladi
Arrivo
Pentedattilo
Dislivello
↑ 665m ↓830m
Percorribile
Tutto l’anno
Fonti e sorgenti con waypoint
Fonte con abbeveratoio vicino torrente Pristeo
Attraversamenti fiumi e fiumare (waypoint)
Torrente Pristeo, Torrente Paludi, Fiumara San Vito
Completamente immersa nel paesaggio rurale tipico del basso Aspromonte meridionale, questa tappa del Cammino Basiliano ha inizio nel centro storico di Bagaladi – il cui territorio, tra i più importanti della Valle del Tuccio, è stato sede di numerosi e importanti luoghi di culto di origine bizantina – e termina a Pentedattilo, borgo di appena 40 abitanti che conserva le sue antiche radici greche nel nome “Pentadaktylos” (“cinque dita”), così chiamato per la spettacolare forma della roccia su cui è stato costruito l’abitato che si staglia tra le fiumare Montebello e San Vito. Straordinari i paesaggi che si potranno ammirare: dai pendii coperti a uliveti della Vallata del Tuccio alle strabilianti formazioni di roccia conglomeratica che si proiettano verso il cielo dai campi e dai querceti. Lo sguardo, in molti punti, spazierà dalle montagne dell’Aspromonte al mar Ionio con l’Etna quasi sempre ben visibile.

Pentedattilo
Completamente immersa nel paesaggio rurale tipico del basso Aspromonte meridionale, questa tappa del Cammino Basiliano ha inizio nel centro storico di Bagaladi – il cui territorio, tra i più importanti della Valle del Tuccio, è stato sede di numerosi e importanti luoghi di culto di origine bizantina – e termina a Pentedattilo, borgo di appena 40 abitanti che conserva le sue antiche radici greche nel nome “Pentadaktylos” (“cinque dita”), così chiamato per la spettacolare forma della roccia su cui è stato costruito l’abitato che si staglia tra le fiumare Montebello e San Vito. Straordinari i paesaggi che si potranno ammirare: dai pendii coperti a uliveti della Vallata del Tuccio alle strabilianti formazioni di roccia conglomeratica che si proiettano verso il cielo dai campi e dai querceti. Lo sguardo, in molti punti, spazierà dalle montagne dell’Aspromonte al mar Ionio con l’Etna quasi sempre ben visibile.

Pentedattilo
Zona
Aspromonte meridionale – Area Greca
Difficoltà
E Percorribile anche in MTB
Distanza
17 km
Tempo di percorrenza
6-9 ore
Partenza
Bagaladi
Arrivo
Pentedattilo
Dislivello
↑ 665m ↓830m
Percorribile
Tutto l’anno
Fonti e sorgenti con waypoint
Fonte con abbeveratoio vicino torrente Pristeo
Attraversamenti fiumi e fiumare (waypoint)
Torrente Pristeo, Torrente Paludi, Fiumara San Vito

Lungo il cammino per Pentedattilo
Percorso
Lasciata Bagaladi, si procede lungo la strada provinciale direzione Melito Porto Salvo per circa 1,7 km. Arrivati all’inizio del ponte sulla fiumara del Tuccio, continuare sulla strada sterrata che si apre a destra seguendo la segnaletica bianco/rossa del Sentiero dell’Inglese, fino a Pentedattilo. In questo primo tratto, la pista cammina per circa 1km dentro il torrente Pristeo e poi, svoltando a sinistra, per altri 2 km lungo il torrente Paludi (entrambi in secca quasi tutto l’anno, ad eccezione del verificarsi di abbondanti e intense piogge). A questo punto la pista inizia a salire più velocemente fino a raggiungere un quadrivio in cima al versante: da qui sarà possibile ammirare il paesaggio sia verso la Vallata del Tuccio, appena lasciata, che verso la Vallata di Fossato (comune di Montebello Ionico, il cui piccolo centro sarà visibile dall’alto). Proseguire fino a Pentedattilo.
Cenni storici
Bagaladi è un piccolo centro aspromontano, porta del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Sorge a circa 460 m s.l.m. sulla sponda destra della fiumara del Tuccio, ai piedi del Monte Sant’Angelo. Di origini antiche, probabilmente fondata dopo il X sec., il borgo è ancora oggi famoso per la produzione di un ottimo olio d’oliva e del miele. Il suo territorio, tra i più importanti della Valle del Tuccio, è stato sede di numerosi e importanti luoghi di culto di origine bizantina, come la Badìa di San Teodoro e il Monastero di Sant’Angelo, di San Fantino e di San Michele, di cui purtroppo rimangono solo poche tracce. Camminando tra i vicoli del borgo, non può mancare la visita alla Chiesa di San Teodoro Martire che custodisce all’interno una delle più importanti testimonianze dell’arte rinascimentale aspromontana e calabrese: il Gruppo scultoreo dell’Annunciazione, risalente al 1504 e attribuito ad Antonello Gagini, e un crocifisso marmoreo del 1500. Tra le emergenze architettoniche più importanti vi sono i palazzi storici Pannuti e Misiano oltre a numerosi frantoi oleari tra cui il Frantoio Iacopino, tra i più importanti frantoi della zona, il primo a utilizzar l’acqua come forza motrice e oggi diventato Museo dell’olio. E ancora il mulino Rossi, restaurato di recente e rifunzionalizzato per la macinatura a pietra, con la sua grande saetta alta 19,50 metri che risulta essere la più alta di tutta la Calabria. La cucina è a base di prodotti locali quali “frittole”, salumi e formaggi, ricotte, olio d’oliva, miele.

Panorama lungo il percorso
Pentedattilo è un piccolo e suggestivo borgo sito alle porte dell’area greca aspromontana. Frazione del comune di Melito Porto Salvo, conta circa 40 abitanti. Conserva le sue antiche radici greche nel nome“Pentadaktylos” (“cinque dita”), così chiamato per la spettacolare e affascinante forma della roccia su cui è stato costruito l’abitato, che si staglia tra le fiumare Montebello e San Vito. Le sue origini sono molto antiche: probabilmente, per le caratteristiche morfologiche, ebbe un ruolo strategico per la difesa del territorio fin dall’epoca greco-romana. In età bizantina, a partire dal VI secolo, diviene un importante centro spirituale e religioso tanto da essere eletta sede Protopapale. Il monachesimo italo-greco ebbe qui un ruolo di primo piano, tanto da manifestarsi per tutto il Medioevo e i secoli successivi. Rivestì un ruolo fondamentale nel corso delle dominazioni normanna, sveva e angioina, divenendo un importante castrum.
Verso la fine del ‘400 diventa feudo e passa in mano a diverse famiglie nobiliari tra cui la più importante fu quella degli Alberti che dà il nome al Castello, i cui ruderi sono ancora ben visibili in alto tra le guglie rocciose della mano di pietra, e alla famosa “Strage degli Alberti” che avvenne tra le sue mura la notte di Pasqua del 1686. Con l’eversione della feudalità di inizio ‘800, il borgo iniziò a decadere a favore della nascente Melito di Porto Salvo sulla costa. Fu completamente abbandonato a seguito delle devastanti alluvioni che colpirono l’intera area negli anni ’50 e ’70 dell’ultimo secolo. Oggi è tornata a vivere a seguito di importanti progetti di recupero culturali e artistici. Da visitare: la Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, nel cuore del borgo, e la Chiesa della Candelora che si trova nella parte bassa, sotto l’omonima piazza, e che custodisce all’interno una pregevole statua cinquecentesca in marmo di Carrara della Madonna con Bambino. Presenti nel centro storico diverse botteghe artigiane, un piccolo museo della civiltà contadina e del bergamotto.

Fioriture e Mare Ionio sullo sfondo
Mappa e profilo altimetrico
Altre Informazioni
Guida di riferimento per la tappa:Giuseppe Battaglia +39 339 4021274, Noemi Evoli +39 388 8610184, Angelo Frangipani +39 3479084316, Antonio Frangipani +39 340 2458208, Andrea Laurenzano Coop. San Leo +39 347 3046799, Mario Giuseppe Petrulli +39 340 7224018
[Melito di Porto Salvo]
Comune Melito di Porto Salvo – tel. +39 0965 775111 – sito web: www.comune.melitodiportosalvo.rc.it
Pro Loco Melito di Porto Salvo – sito web: www.facebook.com/pg/ProLocoMelito – mail: prolocomelito@gmail.com
Altre informazioni Pentedattilo – sito web: turismo.reggiocal.it/area-metropolitana/area-grecanica/pentedattilo
Dormire
[Pentedattilo]
Ospitalità Diffusa – Case Rurali Pentedattilo – tel. +39 329 3649711 – mail: info@calabriaetnica.com
Extra: non verificate
[Pentedattilo]
B&B – Casa Rossella – tel. +39 340 7463173 – mail: selvatichemanti@gmail.com
Ospitalità Diffusa – Case Rurali Pentedattilo – tel. +39 329 3649711 – mail: info@calabriaetnica.com
Si ringrazia la Regione Calabria per il Contributo al progetto.
Aggiornato al 2021-12-31
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Contatti
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Progetto realizzato con il contributo della Regione Calabria
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